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Il segreto di Morgana – Sophie Keetch

Di Lettrice Per Passione
9 min

«La mancanza di comprensione è il principale motivo per cui dovremmo sondare questo terreno inesplorato. L’ignoranza è un vizio intrinseco e non voler rimediare sarebbe terribile, dico bene?»

Morgan di Cornovaglia

Buongiorno lettori!
Vi porto a scoprire una collaborazione che ho letto grazie a Newton&Compton Editori, che mi ha inviato la copia digitale in omaggio, e che ringrazio come sempre per la disponibilità.
Il libro è scritto da Sophie Keetch ed è tradotto da Tessa Bernardi. So che ci sarà un seguito, perchè questo è il primo della dilogia e in effetti, leggendolo, riuscite anche ad immaginarlo.

Devo dire che mi è piaciuto molto leggere la storia di Morgana da un punto di vista tutto femminile. Ultimamente, soprattutto su alcune piattaforme, si vede sempre più spesso materiale di questo tipo: alcuni libri sono davvero interessanti, altri non sono di mio gusto, ma come vi ho detto tante volte, il gusto è personale.

Questo libro affronta la storia di Morgana – o meglio Morgan – di Cornovaglia, dalla sua infanzia, quando suo padre era Gorlois, Duca di Cornovaglia, sposato con Igraine, sua madre. Ha due sorelle più grandi, Morgause ed Elaine e tutto sembra andare per il meglio: Morgan è ribelle, ha uno spirito libero ed ha sempre avuto un carattere forte.
Mentre era in vita, più volte il Re Supremo è venuto a chiedere i terreni di Igraine e Gorlois, senza successo: una notte, mentre il Duca era impegnato in battaglia, Morgan sgattaiola fuori dalla sua camera per andare da sua madre, ma sorprende quello che crede essere suo padre, avvolto da una strana nebbia, andare verso le stanze di sua madre e quindi si ritira.
Il Duca, alla fine viene ucciso in battaglia, e il Re Supremo è venuto a chiedere la mano di Igraine, e la regina, forte dello stesso carattere della figlia, ha sempre rifiutato. Se non che proprio Uther Pendragon è accompagnato dal famigerato Merlino (che in questo romanzo ha l’aria di essere l’antagonista della situazione), che informa Igraine di essere già sposata agli occhi di Dio.

Con orrore, anche le nozze vere e proprie si verificano e Igraine diventa Regina Suprema, partorisce suo figlio, ma gli dicono che è nato morto e glielo portano via. Morgan è sicura di aver sentito i vagiti del piccolino e vede anche Merlino e una donna dai capelli rossi come il fuoco, Ninianne, allontanarsi da un’insenatura, su una piccola barca, avvolta nella nebbia con un fagottino stretto tra le braccia.

Morgan è una ragazza giovane, che sente la mancanza del padre, che si ribella a Uther Pendragon, che si innamora di uno scudiero gallico, ma per il suo temperamento viene inviata nel convento di Santa Brigida e lì ci rimane per diversi anni: stringe amicizia con Alys, una novizia come lei, è costretta a dire addio al suo innamorato e a rinchiudersi nel convento, dove però viene istruita, e apprende i rudimenti della medicina e della guarigione. Oltre a questo, sente di avere un potere differente, quello di portare via il male fisico da chi ne soffre, grazie ad un potere sconosciuto, quasi magico. Viene richiamata a casa solamente per un affare di stato, quello che poi si rivela essere un matrimonio combinato con Re Uriens.

Il resto della narrazione è abbastanza lineare: Morgan vive la sua vita, cresce, ma non riesce a dare un figlio ad Uriens per diversi anni. Uther Pendragon alla fine muore e sul trono di Cornovaglia siederà Artù, che si scopre essere l’erede di Pendragon stesso.

La narrazione è decisamente accelerata e per certi versi un po’ raffazzonata, secondo me. Ho avuto sentimenti contrastanti su questo libro: mi è piaciuto molto il personaggio di Morgan e quello di Alys, la loro forza d’animo e il loro intelletto le porterà lontano, ne sono certa. Non ho amato, invece, la scelta dell’autrice di lasciare indietro determinati personaggi, come Accolon, ma forse ritornerà nel secondo libro e ancora non lo sappiamo.

È un punto di vista differente della lettura della figura di Morgana, di cui si è scritto ampiamente nel corso degli anni – basti pensare ai romanzi della Zimmer-Bradley, per esempio – eppure l’autrice, in questo libro, è riuscita a dare un’impressione differente di Morgana. L’ha resa una donna, prima di tutto, e questo è un gran merito.

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