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Il Re delle Volpi – Fiore Manni

Di Lettrice Per Passione
8 min

Buongiorno lettori!

Che dire, qualche volta la delusione deve arrivare, non tutti i libri sono perfetti, per cui eccomi qui, con la recensione di questo libro che non mi è piaciuto per niente.
Ero partita benissimo, ne avevano parlato bene in tanti, come di un libro coccola, che potesse in qualche modo dare una sorta di comfort in un periodo in cui si è giù di morale, vuoi per una cosa vuoi per un’altra.
Ecco, a me non ha fatto questo effetto.

Nulla da togliere all’edizione di Rizzoli Libri, perchè è davvero molto bella, ma l’autrice, Fiore Manni, che io non conoscevo e che sto seguendo da poco sui social, non ha scritto un buon libro, a mio avviso.

Prima di tutto, questa si può classificare come una favola, perchè è in tutto e per tutto questo. Il problema è che ci sono troppe copiature da altri romanzi e soprattutto nelle descrizioni dei personaggi.

La trama è semplice: Marian Crawford è una ragazza di buona famiglia, che da poco ha compiuto diciotto anni e deve maritarsi, essendo il periodo di ambientazione la fine dell’Ottocento. I genitori per lei hanno scelto Carl Lawrence, di buona famiglia, ricco, ma che non ha alcuna attrattiva. A Marian piace leggere, piace perdersi nelle storie (vi ricorda qualcuno? Dai, sì, ci si arriva), e quando è il momento di conoscere il suo promesso sposo, viene invitata insieme alla famiglia nella villa dei Lawrence. I due giovani passeggiano in giardino e Marian avverte un fruscio tra i cespugli e un guizzo di qualcosa di rosso, una volpe, che attira la sua attenzione. Si scusa con Carl e insegue proprio questa volpe (ditemi che ci siete arrivati anche voi, vi prego). Come se non bastasse, la volpe parla e la invita a seguirla attraverso un buco nel terreno che porta proprio in un mondo fantastico, Faerie.
Ecco, dove ho già sentito questa storia! Sembra in tutto e per tutto Alice che entra nel Paese delle Meraviglie.
Il punto è che non è stata utilizzata una reference, quello posso capirlo, ma la storia è praticamente identica, per le prime cento pagine.
Il che non mi ha invogliato ad andare avanti, ma io difficilmente lascio un libro a metà, anche se non mi piace.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’incontro con il Re delle Volpi che si presenta vestito in un determinato modo, biondo, con gli occhi luminosi che cambiano a seconda della magia che utilizza e..guardate un po’, un orecchino di rubino! Sono andata a cercare qualche disegno e, indovinate un po’ a chi assomiglia in tutto e per tutto questo protagonista? Ma sì, l’avete sicuramente visto anche voi: sto parlando del buon Howl, del maestro Miyazaki. Vi giuro che mi è sembrato di vedere lui, non appena ho letto la presentazione del personaggio.

Questi punti e anche la narrazione un po’ scialba a mio avviso, hanno decretato un no secco a questo libro, che si salva solamente per il design, accattivante e che mi convince a tenerlo in libreria.

La trama è abbastanza banale: Marian raggiunge il regno di Faerie e viene invischiata in una guerra contro il Negromante, nemico – non tanto – temibile che sta distruggendo il regno per portare più creature magiche possibile dalla sua parte e conquistare Faerie. Il problema è che questo fantomatico antagonista si rivela essere un ragazzino con una miriade di problematiche che solo lui può averle attirate tutte su di sé.

Ovviamente, era scontatissimo, Marian si innamora di Aleister (il nostro Howl) nonostante all’inizio sembri detestarlo: purtroppo anche questo tratto del romanzo è stato rovinato da una narrazione che non è propriamente da adulti, ma non consiglierei questo libro nemmeno a mia nipote, che di anni ne ha undici, proprio perchè è dispersivo, ripetitivo e soprattutto non è per niente originale.

Mi dispiace, ci avevo riposto un po’ di speranze, ma ogni tanto una delusione può capitare.

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