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Belladonna – Adalyn Grace

Di Lettrice Per Passione
9 min

«Tutti quelli che tocco» sussurrò Morte «muoiono.» […] «Tutti tranne te, Signa Farrow. Quando ti tocco, ti sento. Su di te, la mia influenza è solo temporanea.»

Morte

Ebbene sì, sono caduta nella crush letteraria di Morte, che è un gran bel personaggio.
Ho letto questo libro grazie ai suggerimenti di Ambra, e sono stata ammaliata dalle sue impressioni e soprattutto dalle sue fotografie.

Tutto sommato questo fantasy, se così si può definire, ma sembra più un grim dark, a voler guardare, scritto da Adalyn Grace e tradotto da Roberto Serrai, edito da Rizzoli è stato bello da leggere. Non è un capolavoro, ma l’idea è davvero originale, e nel parco dei fantasy che si leggono attualmente, è stata una ventata fresca.

Devo dire che mi aveva attirata per l’ambientazione, sebbene il worldbuilding non sia stato tanto sviluppato, e si capisce poco della storia di Signa Farrow, dei suoi genitori e di Foxglow, la tenuta che lei erediterà al compimento dei vent’anni. Probabilmente nel secondo libro verrà spiegato meglio anche questo. Lo spero, quantomeno.
Ebbene, ambientazione vittoriana, protagonista femminile con un certo carattere, un enigma da risolvere e l’aiuto di una creatura soprannaturale.

La trama è molto semplice: Signa Farrow ha diciannove anni e da quando ha memoria, tutte le persone che sono rimaste al suo fianco sono morte. È passata da un tutore all’altro, proprio perchè ha una grossa eredità da gestire e non l’avrà fino al compimento dei vent’anni. Attualmente vive con la zia Magda, che la tratta alla stregua di una sguattera. Signa Farrow ha il potere di resistere alla morte, di richiamare proprio Morte stesso, vestito di fumo e di ombre, di oscurità e di..morte, per l’appunto, perdonate il gioco di parole. Per farlo, sembra che ci vogliano solo cinque bacche di belladonna, necessarie per morire. Solamente che Signa non muore, la sua vita rallenta, fino a fermarsi, ma l’effetto è temporaneo.
Quando anche la zia Magda muore, in circostanze un po’ dubbie, Signa viene convocata dai suoi ultimi parenti rimasti, gli Hawthorne di Thorn Grove, una famiglia un po’ particolare, ricchissima, con un club da gestire e con un lutto da poco incorso, perchè la moglie del padrone di casa, il capofamiglia, è deceduta da poco, di una malattia misteriosa, a cui non si è riusciti a trovare cura e la figlia, Blythe, sembra stia procedendo sulla stessa strada. Il figlio maggiore, Percy, sta cercando di fare di tutto per poter mandare avanti l’attività di famiglia, insieme allo zio Byron, mentre il padre non riesce a superare il lutto e dà feste sfrenate per poter sopperire all’assenza della moglie.
Sembra una tragedia a tutti gli effetti, ma quando lo spirito della defunta moglie appare a Signa, insieme a Morte, la ragazza capisce che c’è qualcosa che non va: aiutata dallo stalliere, che sembra supportarla in tutti i modi, per il bene della famiglia, la giovane indaga sul passato della famiglia Hawthornes, guidata dallo spirito della defunta moglie, e cerca di scoprire cosa affligge la famiglia. Per venire a capo della faccenda è costretta ad allearsi proprio con Morte, che lei non sopporta, teme perfino. In tutto questo, lui sembra essere di grande aiuto, in un modo o nell’altro, e tutto ciò causa stupore nella ragazza, che non sa come comportarsi con lui, ogni volta che appare.

Eppure Signa Farrow non è una semplice ragazza che resiste alla morte: sembra avere dei poteri soprannaturali, sembra essere in grado di parlare proprio con Morte, di richiamarlo, di discutere con lui, cosa che le sembrava addirittura impossibile e che si rifiutava di fare. Per poter salvare la vita di Blythe è necessario, per lei, scoprire i suoi poteri.

Una delle cose che mi ha stupita di più di questo libro è stato il finale mozzafiato: un po’ avevo subodorato che fosse proprio così, ma fino in fondo non si riesce a comprendere bene. La vicenda sembra partire piuttosto lenta, ma da quando Signa arriva a Thorn Grove la lettura assume un altro ritmo e i fatti, le indagini che Signa svolge, i personaggi che si incontrano, si susseguono in maniera decisamente armoniosa.

Un plauso va all’edizione italiana, perchè l’editore ha fatto davvero un ottimo lavoro: oltre alla sovracoperta, anche la copertina del libro e i risguardi sono davvero molto belli, graficamente parlando.

Insomma, è un prodotto decisamente ben fatto, e merita la lettura, soprattutto per la vicenda. Non vedo l’ora di leggere Foxglove, il seguito, per vedere cosa accadrà.

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