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La biblioteca delle ombre – Rachel Moore

Di Lettrice Per Passione
8 min

«Il linguaggio dei morti può essere estremamente convincente.»

Mateo Radcliffe

Eccomi qui con una nuova recensione!
Ho letto questo libro in collaborazione con Fanucci Editore, che ringrazio per l’invio della copia cartacea in omaggio.

Che dire?
È stata una storia bella da leggere; decisamente un libro per giovani lettori, ma questo non mi è dispiaciuto affatto. Anzi, è stato un incentivo per questa lettura fresca, abbastanza semplice, che mi ha tenuta compagnia per un paio di giorni. Rachel Moore ha creato una ghost story, mescolando il tutto a trame dark academia e a un pizzico di mistero e storia.

Este Logano è entrata grazie ad una borsa di studio in una scuola esclusiva, la Radcliffe Prep, che è anche la terza scuola più infestata del paese, in quanto alla presenza di fantasmi. Certo, non è questo il motivo per cui Este si è iscritta alla Radcliffe Prep. La nostra protagonista ha perso il padre a tredici anni e da allora il suo rifugio sono le biblioteche, dove andava sempre con lui. Si dà il caso che la Radcliffe sia davvero infestata, ma è anche il luogo in cui suo padre, Dean Logano, ha studiato e da cui è fuggito. La domanda è: per quale motivo l’ha fatto?

Este vuole scoprire di più su suo padre, sulla sua storia alla Radcliffe e sul motivo per cui è scappato e soprattutto su quello per il quale è morto. Lei è convinta che c’entri qualcosa la scuola dove è riuscita ad entrare grazie ad una borsa di studio. Così, Este si ritrova ad alloggiare nello stesso appartemento e soprattutto nella stessa stanza che erano stati assegnati al padre, con una coinquilina, Posy, che vive con lei, in una stanza al lato opposto di un salotto in comune e che è fissata con i fantasmi e con la ricerca degli stessi, tanto che ha moltissimi strumenti in stile Ghostbuster e fonda persino una sorta di club, gli Investigatori del Paranormale, di cui fanno parte, oltre a Posy, altri tre studenti, Arthur, Bryony e Shepherd.

La vicenda si complica quando Mateo, un ragazzo dai capelli neri, ricci e dagli occhi di un blu acceso, si imbatte in Este, all’interno della Lilith, la biblioteca del campus, che conserva libri antichi, suddivisi su cinque piani, un archivio e la torre dei Radcliffe, la famiglia che ha fondato la scuola e da cui ne deriva il nome. Ovviamente l’accesso alla torre è proibito, ma Este si ritrova tra le mani, accidentalmente, una chiave di ottone, che serve proprio ad aprire la porta della torre. Mateo la sprona a recuperare un libro, il Libro delle Oscure, un libro antico, chiuso in una teca, che gli serve per un non precisato motivo.

Una volta preso, si scatenano una serie di reazioni a catena, che rendono la narrazione davvero molto bella. Si percepisce che il target di riferimento del libro sono i giovani lettori: la storia è fresca, molto bella e soprattutto autoconclusiva, e vi dirò, di questi tempi in cui il mondo è pieno di dilogie e saghe infinite, è davvero bello trovare un libro di questo tipo.
È stato proprio quello che ci voleva per terminare il mese di maggio e iniziare quello di giugno alla grande.

Non vi svelerò tutta la trama, ma sappiate che la vicenda vi terrà impegnati a capire quali tasselli vanno incastrati tra di loro, fino a quando non troverete tutti i punti cardine e il puzzle si risolverà. Alcune cose sono scontate, ma la mia non è più una mente da giovane lettore, anzi, iniziamo ad andare verso la vecchiaia, ma vi assicuro che questo non è un punto a sfavore.
La descrizione della trama e dei personaggi, la loro storia e i loro intrecci sono un corollario più che sufficiente a questo romanzo decisamente intrigante.

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