Questo libro è assolutamente fantastico.
Non ho un frase particolare da utilizzare come citazione, perchè questo è un libro estremamente tecnico.
Ippocampo Edizioni ha creato una vera meraviglia.
Per chi è appassionato di storia – e per chi è anche solo curioso di scoprire qualcosa sull’impero napoleonico – questo libro è davvero una manna. Preciso e attento (la copertina vi può dare un indizio su questo), è suddiviso in quattro parti, in cui viene spiegata la vita di Napoleone.
Il punto di forza di tutte e quattro le parti è la parte grafica. «Certo, si chiama infografica», direte voi. Eppure non è così scontato. La parte grafica è importante in un libro e deve essere ben impostata. In questo libro si trova tutto quello che è necessario sapere dell’uomo che diventò un soldato, un generale, un imperatore, un uomo, sul finire. Ci sono dettagli spiegati nei minimi particolari, legende mirabili che descrivono aspetti di un impero che non vi sognerete mai di trovare su un libro di storia. C’è stato un lavoro immane dietro a questo volume, ed è davvero un capolavoro che merita di essere letto con la dovuta attenzione.
Nella prima parte, «Il potere, l’impero e le istituzioni», si parla della famiglia di Napoleone, di come Bonaparte ha preso il potere, delle istituzioni imperiali, della corte, di una giornata tipo dell’imperatore, perfino. Il tutto viene narrato rigorosamente con spiegazioni grafiche e anche con qualche didascalia, ma soprattutto è questione di numeri: sapete quanto guadagnava un cavaliere al servizio di Napoleone? Aveva un reddito annuo di 3000 franchi. Il punto è che di cavalieri ce n’erano 1600. Fate i vostri conti. L’imperatore aveva 26 marescialli di cui si fidava e per ciascuno di loro, questa prima parte analizza il titolo, il ruolo, le origini sociali, il grado nell’esercito e il reddito percepito. Si parla delle comunicazioni, delle poste, dei servizi, persino dei complotti orditi contro l’imperatore. Si parla delle risorse che sostenevano l’impero, delle città, delle finanze necessarie a sostenere una o più guerre.
Nella seconda parte, «La grande armée e la marina imperiale», si può ben capire cosa viene affrontato: la composizione dell’esercito, l’organizzazione dello stesso, un giorno da soldato, l’evoluzione dei corpi d’armata, la formazione adottata durante una battaglia, la fanteria (con descrizione di come erano vestiti, cosa dovevano portare con sé, le armi, etc.). È persino spiegata la sequenza di caricamento durante una battaglia e l’organizzazione dei reggimenti. Viene descritta l’artiglieria, il corpo del genio, importante durante una battaglia per gestire tutta l’artiglieria, per l’appunto. Persino l’infermeria ha una sezione dedicata, spiegata nei minimi particolari. Si passa, infine, alla marina che, per quanto si possa pensare, per Napoleone era importante, sebbene abbia incontrato quella inglese, impareggiabile, all’epoca.
La terza parte, «La guerra e le coalizioni», entra nel vivo della vita militare di Napoleone. Questa parte affronta le sue campagne, sia quelle che sono risultate vittoriose, sia quelle che hanno portato alla sua rovina: Austerliz, Eylau, Friedland, Essling, le Campagne di Spagna, la campagna di Russia, Lipsia, Montmirail, Waterloo. Trafalgar per la parte navale. Ogni battaglia descritta affronta quali e quante truppe sono state utilizzate, in che modo, la strategia e gli alleati coinvolti, così come i nemici.
La quarta parte, «La caduta», affronta la fine di Napoleone, le perdite umane, le resistenze all’impero, il Congresso di Vienna, l’esilio all’Isola d’Elba, i Centro Giorni, e l’Isola di Sant’Elena. Anche qui viene analizzato tutto nei minimi particolari.
La mia parte preferita è stata la terza, perchè io sono appassionata di strategia militare, è stata la mia materia alla tesi di laurea e tutto ciò che riguarda l’arte della guerra è davvero molto interessante, per me.
È un libro che va letto con la dovuta attenzione, con i dovuti tempi, ma sicuramente la lettura di questo capolavoro è qualcosa di entusiasmante e appassionante.