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The Passenger – Sicilia – AA. VV.

Di Lettrice Per Passione
7 min

«”La Sicilia è un’isola per modo di dire” disse il poeta Fillioley, è un’isola quando le conviene. È una sorta di continente, un glossario del mondo intero.»

Colapesce

Buongiorno lettori!
Oggi vi porto la recensione del ventinovesimo volume di questa collana edita da Iperborea.
The Passenger è nata con il primo volume pubblicato nel 2018, sull’Islanda: un volume che io ho amato fin da subito, per il progetto, l’idea e soprattutto per l’Islanda in sé.

Da allora, i ventinove volumi, questo sulla Sicilia compreso, hanno trovato un posticino nella mia libreria.
Il volume in questione è uscito ad aprile 2024 e sono contentissima di averlo letto. Ammetto che ce ne sono alcuni che non mi hanno entusiasmata molto, ma sono una collezionista e quindi li ho tutti, dal primo all’ultimo.

Questo sulla Sicilia affronta diversi aspetti di questa bellissima terra, spesso sottovalutata e associata a eventi spiacevoli, con articoli scritti da giornalisti, scrittori, architetti, fotografi che in un modo o nell’altro sono legati alla Sicilia. Perfino Arnon Grunberg, uno scrittore olandese, trova spazio in questo bellissimo mondo.

Ci sono diversi articoli, che parlano di vari aspetti della Sicilia: si parte con un articolo di Gaetano Savatteri, che ci illustra le caratteristiche dell’isola sicula aggiornate rispetto ai pregiudizi e alla storia che noi tutti conosciamo, dallo street food modaioli, ai vini raffinati, ai libri in classifica persino. C’è un bellissimo articolo che parla dell’immigrazione e di Lampedusa come porto di un mondo che non sembra tanto lontano e che accoglie moltissime persone che sono in difficoltà, costrette a lasciare la propria casa e la propria terra per i motivi più svariati, tutti molto crudeli. C’è persino un articolo sulle opere incompiute della Sicilia: questi mostri di cemento che sì, spopolano in tutta Italia, ma in Sicilia ci sono ben più di duecento opere cementizie incompiute, quasi un terzo del totale che si trova sparso per l’Italia.

C’è un bellissimo articolo di Stefania Auci che dialoga con il direttore del parco archeologico di Segesta, Luigi Biondo, che ci spiega come la Sicilia, terra di tantissimi mondi, è sede dei più importanti siti archelogici del mondo, ma ha anche moltissimi luoghi che non vengono menzionati e che vale assolutamente la pena visitare.

La curiosità più bella, quella che si trova sempre nella parte interna della copertina, all’inizio di ogni volume di The Passenger, sono le varie caratteristiche: si parla della superficie, della popolazione, della densità, delle lingue parlate, della bandiera, degli estremi della Trinacria, del punto più alto, dei vulcani attivi, della superficie pianeggiante, del fiume più lungo, delle isole abitate, dei comuni con più di 100mila abitanti, dello statuto autonomo, dei lavoratori nella pubblica amministrazione, delle maggiori esportazioni e dei siti Unesco. Tutto in numeri. L’ultima voce è «Patrimoni immateriali Unesco» e mi ha fatto sorridere: sono l’arte dei muretti a secco, la vite ad alberello di Pantelleria, la dieta mediterranea e l’Opera dei Pupi.

La Sicilia è stata, è e sarà tante cose, ma è una terra meravigliosa, dove ci si lascia il cuore e dove vorresti ritornare sempre e comunque.

Ogni volume di The Passenger dà queste sensazioni dei luoghi che vengono raccontati, spiegati, descritti, nei minimi particolari per alcuni aspetti che magari i lettori non considererebbero nemmeno.
È un volume che merita la lettura di chi è curioso o di chi, semplicemente, vuole scoprire qualcosa di più di questa terra meravigliosa, qualcosa che sicuramente non trovate nelle guide turistiche.

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