Home Romanzi storici Richelieu – La storia dell’uomo che cambiò la Francia – Natascia Luchetti

Richelieu – La storia dell’uomo che cambiò la Francia – Natascia Luchetti

Di Lettrice Per Passione
12 min

«La pace è qualcosa che io relego ai morti» […] «Io voglio vivere, assaporare opportunità, occasioni, novità. Non mi accontento, non mi basta potermi adagiare sui privilegi discreti. Io miro a quello che posso raggiungere.»

Armand-Jean du Plessis de Richelieu

Questo libro rientra decisamente nella mia Top 2023 dei libri letti.

Voi non avete idea della complessità, della precisione, della meraviglia che questo volume racchiude. Sono 800 pagine di lettura impegnativa, calcolata. Io stessa mi sono presa il mio tempo e ci ho impiegato quasi venti giorni a finirlo, perchè da quanto mi ha presa, da quanto è denso di contenuti e di vicende, è stato molto complesso da leggere.

In senso più che buono, sia chiaro.

Il libro è scritto da Natascia Luchetti ed edito da Delrai Edizioni: lo potete trovare nelle librerie e negli store online o sul sito della casa editrice. Natascia, prima di scrivere quello che per me è un capolavoro, ha dato fondo ad una bibliografia piuttosto completa di Richelieu. In fondo al libro, in appendice, trovate i testi che lei stessa ha consultato e da cui ha preso spunto per creare questo capolavoro di romanzo storico.

Oltre a questo, il libro è denso di note, soprattutto quando si tratta di spiegare delle particolarità relative a determinati luoghi di Parigi e della Francia, o legate alla famiglia di Richelieu, o ancora al carattere stesso del quartogenito del Duca di Richelieu: il padre di Armand-Jean è stato nientemeno che Grand Prévôt di Francia sotto Re Henri IV.

La storia di Richelieu, come di qualsiasi personaggio degno di nota nei vari periodi storici che vengono studiati, è densa di eventi. Questo perchè, più si va avanti nella storia del mondo, più documenti vengono raccolti. Richelieu ha vissuto in un periodo in cui la Francia è immersa in una crisi bella e buona: il Re, Henri IV, era morto e suo figlio Louis era troppo giovane per governare, motivo per cui Maria de’ Medici, sua madre, era la Reggente.
I documenti non mancavano affatto: venivano tenuti diari, libri mastri; le accademie raccoglievano informazioni e progressi dei loro iscritti; le varie canoniche, chiese e priorie tenevano dei registri accurati e gli Stati Generali che venivano convocati avevano dei cronisti che registravano tutto e mettevano tutto gli atti, per il futuro.

Il mondo in cui vive Richelieu è devastato dalle lotte intestine francesi, legate agli ugonotti e al Principe di Condé. Il periodo storico è molto bello: è quello che Dumas ha raccontato nei «Tre moschettieri», in «Vent’anni dopo» e nel «Visconte di Bragelonne», se volete avere dei riferimenti letterari.

Veniamo a noi, dunque.

Questo libro narra la vita di Armand-Jean du Plessis de Richelieu, fin dalla sua infanzia: Armand era un bambino dalla salute cagionevole, questo si sapeva, e viene affidato alle cure di Ninon de Clombert, sorella di Jonàs de Clombert, scudiero del padre di Armand-Jean, e figlia di Eugénie de Clombert, rinomata guaritrice, che viene convocata al castello di Chillou, residenza della famiglia Richelieu, per seguire la salute delle figlie di Suzanne de Richelieu, da poco in lutto per la morte del marito.

Armand-Jean è un bambino difficile, viziato e malato: Ninon lo conosce quando ha dodici anni e lui invece cinque, ma già allora mostrava il suo interesse per le cose che lo circondavano e l’acume quasi eccezionale, per un bambino di quell’età. Sta di fatto che si riprende da quella salute cagionevole, almeno in parte, e viene destinato alla carriera militare, all’Académie de Pulvinel, da cui viene ritirato ed inviato alla carriera ecclesiastica, al Collége de Navarre, al posto di suo fratello Alphonse. Ninon e la madre Eugénie vengono allontanate dal Castello di Chillou e vanno a servire nella diocesi di Poitiers. Di tanto in tanto, Armand-Jean torna a casa, al castello di Chillou, dove ritrova Ninon, che viene convocata insieme alla madre per curare una delle figlie. Così i due si ritrovano a chiacchierare e a raccontarsi le loro vite vissute durante gli anni in cui sono stati lontani: Armand-Jean è un adolescente e scopre per la prima volta le gioie dell’amore. Per farla breve – e soprattutto per non raccontarvi tutto, se no che gusto c’è! – una tragedia colpisce la famiglia Richelieu e Ninon in persona.

Gli anni passano, Armand-Jean continua i suoi studi e assume la carica di vescovo: gli viene destinata la prioria di Luçon, già di proprietà della famiglia Richelieu, e viene convocato a Parigi per gli Stati Generali, in quanto membro del clero che fa parte del secondo stato. Le sue ambizioni sono sempre le stesse, vengono narrate in maniera intrigante. Lui ha fame di potere, sa dove vuole arrivare, è calcolatore e intelligente, ma la sua salute è sempre cagionevole. A Parigi si dice ci sia un dottore famigerato per le sue cure, tanto da aver curato il malessere della moglie di Concino Concini, nientemeno che il maresciallo di Francia: il dottor Jean-Marie Lamaire. Richelieu si fa affiancare da lui, perchè vuole il meglio per le sue convulsioni febbrili, che lo rendono invalido e lo accompagneranno per tutta la vita, ma soprattutto per raggiungere le sue mire politiche. Il dottor Lamaire può farlo avvicinare a Concini, a sua moglie e alla Reggente in persona.

Jean-Marie Lamaire racchiude un segreto, che Armand-Jean scopre presto, grazie anche al suo acume e lo custodirà per tutta la sua vita. Insieme al medico, visto il prestigio che Richelieu accumula nel corso del tempo, decide di circondarsi di una scorta, capitanata nientemeno che da Jonàs de Clombert, che ritorna sul cammino di Armand-Jean.
Da qui le vicende sono tutte irte di pericoli e soprattutto di complotti, come si conviene ad una Francia in preda alla crisi politica. Pensate che sul cammino di Richelieu si imbatte persino Milady De Winter!

Il libro si divide in quattro parti, che narrano la vita di Armand-Jean du Plessis de Richelieu in quattro periodi importanti: l’infanzia, l’adolescenza, la vita adulta con il raggiungimento di una certa importanza, e la caduta, la prima, quella che lo porta all’esilio e alla sua personale vendetta per raggiungere il proprio scopo. Lui vive per salvare la Francia. È la salvezza della nazione quello che gli interessa più di tutto: la stessa nazione per cui lui combatte a modo suo, usando la propria intelligenza e il proprio carattere risoluto, quella per cui sacrifica persino la sua salute, e se stesso, contro le indicazioni del Dottor Lamaire, che lo segue costantemente.

È un libro che vale assolutamente la pena leggere, sia che siate appassionati di storia, sia che siate curiosi di conoscere la storia di quello che diventerà il Cardinale Richelieu, una figura invisa alla storia, che è stata maltrattata, bistrattata, ma che ha davvero sollevato le sorti della Francia.

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