Home Narrativa La sposa dell’Ade – Eleonora Fasolino

La sposa dell’Ade – Eleonora Fasolino

Di Lettrice Per Passione
8 min

«Ade ama custodire gl spiriti tanto quanto Zeus ama essere venerato e Poseidone temuto dai mortali. […] È sempre stato riflessivo. Bada bene però: la sua arguzia non ha eguali.»

Demetra

Buongiorno lettori!
Oggi vi recensisco il libro di giugno letto insieme al #gdlfemmitologico di Elisa, di cui faccio parte, anche se non sempre partecipo.

Questo mese abbiamo letto il secondo libro scritto da Eleonora Fasolino, «La sposa dell’Ade» edito da Newton&Compton. Anche questa volta ho acquistato il libro cartaceo e sinceramente l’ho preferito al formato ebook. So che dovrei leggere molto di più con il Kobo, per abituarmi, ma al momento non riesco. Ho un rifiuto della tecnologia libraria senza pari.

Dunque, che dire? Non è assolutamente un libro perfetto. Sicuramente l’autrice è migliorata molto nel suo stile di scrittura rispetto al suo primo libro, «La schiava ribelle», ed è un’opinione comune all’interno del gruppo di lettura. È chiaramente un plauso, perchè tutti gli scrittori si possono migliorare: anche quelli che consideriamo bravi in assoluto hanno dei difetti.

La trama del libro è decisamente nota, ma questo, come ben sapete, è un retelling mitologico, per cui diciamo che alcuni rimaneggiamenti sono stati d’obbligo. Non commento la parte cosiddetta spicy, anche perchè sì, è presente, ma non così tanto, alla fine, per cui diciamo che si può leggere senza problemi di sorta, anche per chi, come me, lo spicy non lo ama.

Una cosa che non mi è piaciuta è stata quella di aver rimaneggiato un po’ troppo il mito. Vi spiego meglio: i retelling chiaramente sono quei libri che prendono di base un mito noto, narrato e finito, e lo trasformano in un romanzo che viene narrato nuovamente – appunto retelling – con l’aggiunta di un personale punto di vista dello scrittore o, in questo caso, della scrittrice.

Così ci troviamo una Persefone che viene rapita subito, che inizialmente si chiama già Persefone – anche se il mito vuole che Kore diventi Persefone quando raggiunge gli inferi – e che vuole indipendenza dalla madre, Demetra, che la tiene sotto la sua ala e che non vuole assolutamente che conosca gli altri dèi dell’Olimpo, tanto che quando va agli incontri la lascia sempre a casa. Il regno di Ade sta morendo e il dio vuole assolutamente fare qualcosa per farlo rinascere, così chiede aiuto alle Moire, che gli sciorinano la solita profezia per cui deve trovare una fanciulla che sappia generare la Primavera, che abbia il potere di far rinascere la terra. Chi meglio di Persefone, dunque, figlia di Demetra? La giovane ha il potere di far sbocciare i fiori ai suoi piedi, con un semplice tocco.
Il rapimento, che rapimento non è, a quanto pare, ma sembra più un patto, si verifica in circostanze molto dubbie e Persefone si ritrova ad essere sposata ad Ade, tramite un rito officiato dalle Moire, e a governare il regno dell’Oltretomba. Chiaramente, Demetra impazzisce per la scomparsa della figlia e si vendica sugli uomini, inaridendo i raccolti, facendo crollare il mondo in un inverno perenne, fino a quando Ade e Persefone non vengono invitati ad un banchetto in loro onore, sull’Olimpo, e Zeus propone una condivisione del tempo a disposizione di Persefone: sei mesi nell’Oltretomba e sei mesi in superficie.

Non che non abbia apprezzato questo rimaneggiamento del mito, ma ci sono dei punti che mi lasciano un po’ perplessa: la descrizione di Ade e Persefone viene fatta in maniera piuttosto umana, per entrambi, ma in realtà il primo è una delle tre divinità più importanti dell’Olimpo, mentre la seconda è la figlia di una divinità e non si sa bene se di Zeus o di un altro uomo. Sta di fatto che Persefone viene presentata come una ragazza che è stata trattenuta dalla madre, nascosta e celata a tutti, con la scusa di proteggerla, che invece accetta un patto con Ade per sfuggire a questa sorta di prigionia. Mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca, questo espediente.
Così come l’ammorbidimento di Ade nei suoi confronti: è Ade, ragazzi, è il dio dell’Oltretomba, che non ha scrupoli con nessuno e invece con Ecate prima e con Persefone dopo diventa premuroso quasi fossero due agnellini da crescere e da plasmare.

Badate bene, non è assolutamente un libro da non leggere. Mi aspettavo, forse, qualcosa di più.

Dai un'occhiata anche a...