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La bellezza di Medusa – Sabina Colloredo

Di Lettrice Per Passione
7 min

«È quel niente che avete voi mortali che affascina noi immortali. Perché non potremo averlo mai. Capisci? Quel niente è solo vostro.»

Poseidone e Medusa

Buongiorno lettori della pagina!
Oggi vi parlo di questo libro che ho letto grazie al #gdlfemmitologico della mia amica, Elisa.

Sebbene sia catalogato come un libro per ragazzi, sono stata curiosa di leggerlo viste le opinioni dei miei compagni di lettura di questo gruppo: dai loro commenti mi sono incuriosita moltissimo, così, un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, perché era il libro di maggio ma l’ho letto a giugno, eccomi qui con la mia recensione.

Il libro è davvero molto carino, scritto da Sabina Colloredo ed edito da De Agostini e ricco di illustrazioni molto suggestive e colorate di La Tram, che sicuramente attirano la curiosità dei ragazzi. Quello che ho apprezzato più di tutto è stata la lettura di alcuni miti. Soprattutto, il punto di vista dei protagonisti è stato quello che più mi ha colpito.

In questo volume sono raccolti i miti di Medusa, del Minotauro, di Pandora, di Polifemo, di Persefone e di Fetonte.
Non sono i soliti miti più famosi che si possono trovare in tantissime raccolte, anche per ragazzi. Questo è stato uno dei punti a favore del libro. Un altro è stato senza dubbio l’aspetto grafico: a partire dalle illustrazioni, ma anche da frasi salienti che si trovano nei vari racconti, che sono scritte chiaramente in un carattere differente per saltare all’occhio e per dare spunti di riflessione molto belli. Considerata l’età di partenza per la lettura – dagli 8 anni – questo è davvero un grandissimo punto a favore.

Chiaramente bisogna prenderlo per quello che è: un libro per ragazzi, ma chi ha detto che un libro di questo tipo non può essere letto anche a quarant’anni? Spesso mi rileggo i miei libri di infanzia e mi faccio una risata, pensando a quanto mi piacciano ancora.

Tra quelli presentati, il mito che mi è piaciuto di più è stato quello di Medusa. È una figura piuttosto ambigua della mitologia greca e in questo libro viene presentato il suo punto di vista, quello di una donna che viene trasformata nel mostro che conosciamo da Atena, gelosa del fatto che Poseidone l’aveva posseduta, o violentata, a seconda delle interpretazioni. Gli dèi sono capricciosi, si sa, e quando vogliono una cosa se la prendono senza troppe remore: basta rammentare Zeus.

Ad ogni modo, oltre al punto di vista di Medusa, anche gli altri miti riportati sono stati comunque una bella lettura. Il Minotauro, che passa alla storia come un mostro assetato di sangue, viene invece presentato come un ragazzo che lega con Arianna, e che viene gettato in un labirinto per la sua pericolosità e la sua mostruosità.

È l’umanità che traspare dai protagonisti dei miti l’aspetto che più mi ha colpita di questo libro e per il quale consiglio assolutamente la lettura, a tutte le età a partire da quella consigliata.

Spesso ci soffermiamo sulla parte «mitologica» dei racconti che sono giunti fino a noi, ma altrettanto spesso gli dèi si mescolavano agli uomini e intrecciavano le loro vite con quelle di persone comuni, che per una cosa o per un’altra, sono stati bistrattati o resi ciò che noi conosciamo al giorno d’oggi, sempre tramite racconti tramandati da persone terze, chiaramente.

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