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I fantasmi dell’inverno – AA. VV.

Di Lettrice Per Passione
15 min

Questo libro mi ha fatto compagnia tra la Vigilia di Natale e Santo Stefano.
Ho divorato questo racconti in tre giorni, ma ne è valsa assolutamente la pena.
Libro adatto a Natale, ma anche per il periodo ottobrino o novembrino, o se si vuole leggere qualche racconto un po’ insolito: questi sono scritti da autori sensazionali, che io amo moltissimo, come Kiran Millwood Hargrave, Laura Shepherd-Robinson, Stuart Turton e altri ancora.

Il libro è stato pubblicato in Italia da Neri Pozza e racchiude dodici racconti, che possono essere letti anche uno al giorno, o tutti insieme, perchè sono tutti a sé stanti e mostrano varie sfaccettature dei fantasmi collegati al Natale, vuoi per una vicenda o per un’altra.
Andiamo a vederli nel dettaglio.

Ospite Kiran Millwood Hargrave – Questo racconto vi porta a scoprire l’ossessione di una famiglia per la perdita della loro bambina di sette anni e il loro disperato tentativo di ricorrere ad una sensitiva per poter recuperare lo spirito della figlia deceduta e incatenarlo al corpo di una bambina viva, per riaverla così tra di loro. Un racconto inquietante e al tempo stesso carico di sofferenza.

Inferno Laura Shepherd-Robinson – Questo racconto è inquietante dal punto di vista della narrazione, ma non dal soggetto in sé. Ci troviamo in Italia, sul Lago di Garda, per la precisione, e Jasper Godolphin sta fuggendo da alcuni soldati che vogliono arrestarlo, accusato della morte della moglie; Jasper viene condotto sull’isola che ospita Villa Principe, con Lady Luciana Mondragone, lasciata a custodire la casa e il terreno mentre il suo migliore amico Maximillian Cavendish-Green deve ancora giungere. Tutto sembra essere piuttosto strano, soprattutto un dipinto nella sala principale che rappresenta l’Inferno dantesco e che sembra in un certo senso..vivo. Jasper si trova invischiato in una faccenda di famiglia, che nasconde i propri omicidi in maniera piuttosto subdola.

La Vecchia RecitaAndrew Michael Hurley – Questo terzo racconto mi ha lasciata un po’ delusa. Mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto per il fatto che prometteva bene. Il protagonista è Morgan, attore che tutti gli anni porta in scena insieme alla sua compagnia uno spettacolo teatrale in cui interpreta il Mendicante, un uomo vestito di stracci che viene ingannato e poi ucciso. Solamente che questa volta lo spettacolo sembra piuttosto reale e c’è qualcosa di terrificante in questo e in altre piccole parti che vengono recitate dalla compagnia: persino gli attori sembrano essere diversi e Morgan comprende che c’è lo zampino del diavolo. Chissà come finisce, questa Vecchia Recita.

A doppio filoImogen Hermes Gowar – Anche questo racconto mi ha lasciato poco. Ci troviamo in un periodo storico in cui la nobiltà è ancora presente, ma le giovani ragazze che vogliono lavorare e vogliono mettersi in gioco riescono a farlo. Un periodo di transizione, in cui Nora Landry, la protagonista, viene assunta da una nobildonna locale per poter cucire un abito da seta che deve fare figura ad un ballo e quindi si aspetta che faccia un ottimo lavoro. Tutti sono contenti di Nora Landry, ma la padrona di casa sembra avere qualche sospetto. Soprattutto perchè si trova invischiata in un processo che coinvolge il marito. La padrona non è molto soddisfatta e trova tutti i cavilli possibili per discutere con Nora, tanto che un giorno capita una disgrazia e la sarta cade dalle scale, andando incontro ad una tragica fine. Da qui nasce la storia di fantasmi.

I miracoli del saleNatasha Pulley – Questo racconto, invece, mi ha davvero colpita moltissimo. Il reverendo Flint viene mandato su un’isola sperduta, St Hilda dove si dice ci siano dei pellegrini, che sono lì proprio perchè credono che la santa li possa miracolare e salvare da una malattia certa. Il problema è che il reverendo che prima era sull’isola è scomparso e sì, c’è una chiesa, ma sembra non essere agibile perchè..tutto è ricoperto di sale. Solamente una torre sembra essere immune, e Flint vuole esplorarla per capire cosa accade realmente sull’isola. C’è qualcosa che non torna: troppi scricchiolii durante la notte, una strana nebbia e poi, tutto quel sale. Una dei due pellegrini che incontra Flint guarisce dalla sua malattia all’improvviso, ma il reverendo questo non se lo spiega, e vuole indagare. Chissà dove lo porteranno le sue indagini e soprattutto se riuscirà a capire come mai tutti gli abitanti dell’isola sono scomparsi nel nulla e da dove proviene tutto quel sale.

Bandita Elizabeth Macneal – Questa, invece, è una storia di spettri, di una giovane donna che viene considerata una strega e che viene chiamata per bandire lo spettro della moglie che perseguita il marito nella propria casa. Solo che alla ragazza viene raccontata un’altra storia ed è proprio lo spettro della moglie a rivelare quello che realmente è accaduto. La sua abilità di comunicare con il mondo dell’aldilà viene messa a frutto per il bene comune e nonostante si tratti di spiriti e fantasmi, è davvero tutto molto suggestivo.

Il gargoyleBridget Collins – Questo è uno dei racconti più moderni della raccolta. Una giovane scrittrice viene spedita dal suo editore al suo paesino d’origine, Lye, proprio perchè deve pubblicare il suo secondo libro, quando il primo è stato un successo, e con questo invece ha qualche problema. Ashwell Scott è la protagonista di questa storia, che beve whisky per darsi coraggio e che scopre qualcosa in più sulla storia locale. Anche uno scrittore famoso, S. L. Amies, ha avuto il suo momento di gloria proprio scrivendo a Lye e gli è stato dedicato uno scaffale proprio nella libreria locale, così come una lapide al cimitero, ma non una lapide normale: è sontuosa, per essere quella di uno scrittore spiantato. Ash dorme in una casa che Edwin, il suo editore, ha affittato apposta per lei e che si trova di fronte al cimitero, dove sulla chiesa monumentale spunta la statua di un gargoyle che sembra avere in mano una penna. In quella casa si avvertono rumori strani e Ash non è affatto tranquilla. Prova a lavorare, ma senza successo e in un certo senso chiede aiuto a qualche entità soprannaturale. Si spaventa, perchè durante le sue notti di permanenza sente graffiare, picchiettare contro i vetri, passi pesanti proprio nella stanza dove lavora. Ogni volta che passa davanti a quel gargoyle, sulla chiesa monumentale, sembra che assuma una posizione diversa. C’è qualcosa di strano, in quella statua, soprattutto quando Ash si sveglia una mattina e trova il suo romanzo scritto.

Il Signore della CasaStuart Turton – Questo è uno dei racconti che mi è piaciuto più di tutti. Turton è un mago quando si tratta di metterti addosso timore e suspence. Il protagonista è Thomas, un uomo che vive in una casa insieme al figlio, che si trova orfano di madre, morta da poco. Il padre non sa gestire questo bambino, che inizia a rispondergli male e ad essere indisponente. Il bambino viene assecondato dal Signore della Casa, e comunica al padre che andrà via con lui, se a mezzanotte di un determinato giorno non si presenterà in camera sua. Il padre non crede alle sue parole e si ritrova catapultato in un mondo in cui un demone possiede la sua stessa casa e per salvare suo figlio deve riuscire a trovarlo prima che un fiore maledetto impresso nel palmo della sua mano perda tutti i petali. E’ un racconto stravagante, assurdo, ma davvero spettacolare.

Ada BeffaJess Kidd – Ada è una bambina di sette anni, che vive con Madame Bellerose, una medium che ha un tavolo d’ebano spiritico con un’intercapedine dove la piccola Ada si infila e muove delle calamite che a loro volta sono agganciate al puntale della tavola ouija che utilizza per truffare i poveri malcapitati. La povera Ada è al servizio di questa truffatrice, la quale è in combutta con Cecil Woodgate per liberare la casa infestata di una dama che ha perso la figlia di sette anni, in maniera tale che Cecil possa sposarla ed ereditare così la dote della giovane signora. La bambina non deve fare altro che stare nascosta, ma purtroppo viene scoperta dalla dama di compagnia di Lady Bentham, la giovane vedova, che si affeziona a lei. La giovane non ha timore degli spettri, nemmeno di quelli che i due truffatori vorrebbero scacciare. Lady Bentham fa di tutto per aiutare Ada, a volte cercando anche stratagemmi non propriamente terreni.

Jenkin Catriona Ward – Questo racconto è a metà tra l’inquietante e l’ordinario, almeno per me. Parla di Jenkin, uno spirito che si manifesta sotto forma di gatto, che però ha degli occhi luminosi e si manifestra solamente quando Maggie racconta qualche bugia. Maggie ha una sorella, Vera, meno intraprendente di lei, ma sono molto legate. Le due ragazze restano orfane e Maggie ha già in mente di trasferirsi a New York, di trovare un lavoro e di rendersi totalmente indipendente. Vera invece vuole andare dalla zia, nel Maryland, e alla fine Maggie si rassegna e si trasferisce lì. La sorella minore lega molto con la zia e Maggie invece si ritrova un po’ segregata. Le cose si complicano quando la zia sembra volerle mettere l’una contro l’altra, ma alla fine l’amore fraterno sembra accomunarle, e le due sorelle decidono il loro destino, non senza qualche inghippo. Ogni volta che viene raccontata una bugia, Jenkin spunta, con il suo fare minaccioso, una sorta di spirito che veglia su Maggie e la riporta sulla retta via. Quasi.

Widow’s WalkSusan Stokes-Chapman – Anche questo è stato un racconto davvero molto bello e appassionante. Mi ha fatto davvero rimanere incollata alle pagine, proprio perchè si tratta di una storia che sembra di altri tempi, ma che in realtà non lo è poi così tanto. Honoria Joseph è proprietaria di un negozio dove si fabbricano ventagli di fattura pregiata e ne sta fabbricando uno per la figlia del signore locale, in occasione del ballo d’inverno che viene indetto ogni anno la Vigilia di Natale. Il suo ventaglio è speciale, tanto che la signora Joseph lo sta fabbricando tra le mura di casa, per evitare che tutti vedano quello che sta facendo. La cameriera personale della signora Joseph, Clara, è preoccupata per la padrona, perchè dorme e mangia poco e in casa inizia a sentire un cattivo odore, come di carne andata a male e non riesce a capire da dove provenga, perchè la dispensa è pulita. Il racconto si intitola Widow’s Walk perchè la signora Joseph, tutte le sere, quando chiude il negozio e torna a casa, passa da questo passaggio che costeggia un cimitero dove vengono seppellite tutte le vedove. Honoria non lo è, ma il marito sembra essere fuggito dopo che lei ha scoperto una tresca con una ragazza più giovane. Quando torna a casa, la sera, si sente osservata, avverte dei rumori e delle presenze nella stanza e inizia ad avere qualche timore. Il ventaglio per la figlia del signore locale alla fine viene consegnato in tempo, e Honoria passa la serata a casa da sola, dando la giornata libera alla cameriera. La mattina dopo, purtroppo, viene trovata morta, come se avesse avuto un attacco di cuore. A voi sta scoprire la causa, leggendo il racconto!

Carola dei campanacci e delle cateneLaura Purcell – Questo ultimo racconto presente nel libro richiama proprio la leggenda del Krampus. Non mi dilungherò molto, vi basti pensare che ci troviamo in una famiglia con quattro figli piuttosto viziati, una governante ed un’istitutrice, la protagonista di questa storia, che racconta ai bambini la leggenda del Krampus, per farli stare buoni e per fargli capire che se non lo faranno verranno portati via da Krampus in persona, che viene con i suoi zoccoli, le sue catene e il suo sacco per adempiere al suo compito. Durante una notte di poco successiva a quella di San Nicola – la notte in cui oltre al santo per i bambini cattivi si manifesta Krampus – accade l’impensabile. Chissà cosa ne sarà dei bambini e dell’istitutrice.

Questi dodici racconti sono avvincenti, magari qualcuno più di qualcun altro, ma sono davvero molto belli da leggere. Io ho finito il libro in tre giorni proprio perchè non riuscivo a staccarmi dalle pagine. I vari autori coinvolti hanno creato un corpus veramente integrale, racchiudendo spiriti, fantasmi, possessioni, spettri e maledizioni in un unico libro.

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