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I chiostri di New York – Kathy Hays

Di Lettrice Per Passione
9 min

«Credo che le persone siani in grado di predire il futuro. […] Ma non capisco perchè qualcuno voglia sapere come finisce la propria storia.»

Ann Stillway

Buongiorno #readers e bentornati in questo piccolo spazio.

Oggi vi parlo di questo libro che mi ha lasciata letteralmente senza fiato, soprattutto sul finale.

La vicenda si svolge a New York, presso i Cloisters, un museo del MET, che si trova un po’ fuori dal centro città, vicino al Fort Tryon Park, ed è un vero e proprio complesso medievale, portato dall’Europa in vari pezzi di svariati monasteri e rimontato nella Grande Mela, con tanto di giardino officinale, con moltissime piante medicinali ed officinali che venivano utilizzate nel Medioevo, coltivate e curate in maniera maniacale, per rendere tutto più veritiero possibile.

Ann Stillway è una neolaureata presso un’università minore dello stato di Washington, ma ha una specializzazione particolare – Storia del Rinascimento. Sicuramente non è una laurea in ingegneria al MIT o in medicina alla Johns Hopkins, ma le vale un viaggio a New York, soprattutto per fuggire da un lavoretto scomodo, da una madre in preda all’ansia e alla depressione per la morte del marito e da un lutto (quello del padre) avvenuto da poco. Sembra la classica ragazza che vuole ricostruirsi una vita, in una città nuova, per fare il lavoro che ha sempre sognato.

Così Ann si ritrova a fare un colloquio per un lavoro da assistente al MET, ma le viene rifiutata la possibilità perché il docente con cui deve lavorare si è trasferito in Europa per una ricerca importante, da un momento all’altro.
Viene però intercettata da Patrick Roland, responsabile del Cloisters, che la accoglie nel suo gruppo di ricerca, proprio presso quella sede distaccata del MET, insieme a Rachel Mondray, ragazza prodigio di Harvard, studiosa di Medioevo e Rinascimento. Il lavoro non è semplice, perché si tratta di una ricerca sul significato della divinazione attraverso i tarocchi. Ann entra in un meccanismo di strane coincidenze e anche di relazioni abbastanza tossiche, ma è disposta a tutto pur di restare a New York e non tornare a Walla Walla, il suo paese natale.

Durante le sue ricerche, dove il materiale reperito da Patrick deriva anche da un antiquario di New York, che intercetta pezzi particolari per consegnarli direttamente a lui, entra in possesso di un mazzo di tarocchi del Quattrocento, che proviene dall’Italia, anche se ancora la stessa Ann non riesce a stabilire da dove. Fatto sta che questo mazzo nasconde un segreto. Inizialmente Ann tiene tutto per sé, ma successivamente rivela questo mazzo anche a Rachel (ma di comune accordo decidono di tenere tutto nascosto a Patrick).

A complicare il tutto c’è Rachel, che inizialmente sembra molto ostile, difende il suo orticello, sembra essere gelosa di Ann, perchè pensa possa essere intenzionata a coinvolgersi sentimentalmente con Patrick, con cui lei stessa ha una storia, ma successivamente si lega ad Ann, tanto da invitarla a vivere nel suo appartamento, che affaccia su Central Park, visto che Rachel è ricca, ha un’eredità dovuta dai suoi genitori, che sono deceduti in un incidente in barca sul lago dove Rachel ha una casa di proprietà, e quindi possiede un intero appartamento, più un altro nell’attico – che era dei suoi genitori, ma che resta chiuso dalla loro morte.
Non solo Rachel, anche Leo, il giardiniere che cura le piante medicinali ed officinali, è un ragazzo piuttosto particolare e Ann con lui stringe un rapporto che non si può dire sentimentale, perchè al momento lei pensa solo a mantenere il posto al Cloisters. 

Le cose si complicano quando Patrick viene trovato morto nel suo studio, una mattina dopo una conferenza a cui hanno partecipato anche Ann e Rachel (quando erano già in possesso dei tarocchi.)
Così si innesca un meccanismo che porta Ann a valutare tutte le possibilità che hanno condotto alla morte di Patrick, nonostante la polizia di New York stia indagando per conto proprio, interrogando tutti coloro che fanno parte del Cloisters.

Kathy Hays, storica dell’arte, è al suo esordio con questo thriller e sono convinta che ha un sacco di potenziale, perché questo libro mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine, con tanto di colpo finale che ti lascia a bocca aperta.

Ne vale assolutamente la pena.
La vicenda si svolge a New York, presso i Cloisters, un museo del MET, che si trova un po’ fuori dal centro città, vicino al Fort Tryon Park, ed è un vero e proprio complesso medievale, portato dall’Europa in vari pezzi di svariati monasteri e rimontato nella Grande Mela, con tanto di giardino officinale, con moltissime piante medicinali ed officinali che venivano utilizzate nel Medioevo, coltivate e curate in maniera maniacale, per rendere tutto più veritiero possibile.

Ann Stillway è una neolaureata presso un’università minore dello stato di Washington, ma ha una specializzazione particolare – Storia del Rinascimento. Sicuramente non è una laurea in ingegneria al MIT o in medicina alla Johns Hopkins, ma le vale un viaggio a New York, soprattutto per fuggire da un lavoretto scomodo, da una madre in preda all’ansia e alla depressione per la morte del marito e da un lutto (quello del padre) avvenuto da poco. Sembra la classica ragazza che vuole ricostruirsi una vita, in una città nuova, per fare il lavoro che ha sempre sognato.

Così Ann si ritrova a fare un colloquio per un lavoro da assistente al MET, ma le viene rifiutata la possibilità perché il docente con cui deve lavorare si è trasferito in Europa per una ricerca importante, da un momento all’altro.
Viene però intercettata da Patrick Roland, responsabile del Cloisters, che la accoglie nel suo gruppo di ricerca, proprio presso quella sede distaccata del MET, insieme a Rachel Mondray, ragazza prodigio di Harvard, studiosa di Medioevo e Rinascimento. Il lavoro non è semplice, perché si tratta di una ricerca sul significato della divinazione attraverso i tarocchi. Ann entra in un meccanismo di strane coincidenze e anche di relazioni abbastanza tossiche, ma è disposta a tutto pur di restare a New York e non tornare a Walla Walla, il suo paese natale.

Durante le sue ricerche, dove il materiale reperito da Patrick deriva anche da un antiquario di New York, che intercetta pezzi particolari per consegnarli direttamente a lui, entra in possesso di un mazzo di tarocchi del Quattrocento, che proviene dall’Italia, anche se ancora la stessa Ann non riesce a stabilire da dove. Fatto sta che questo mazzo nasconde un segreto. Inizialmente Ann tiene tutto per sé, ma successivamente rivela questo mazzo anche a Rachel (ma di comune accordo decidono di tenere tutto nascosto a Patrick).

A complicare il tutto c’è Rachel, che inizialmente sembra molto ostile, difende il suo orticello, sembra essere gelosa di Ann, perchè pensa possa essere intenzionata a coinvolgersi sentimentalmente con Patrick, con cui lei stessa ha una storia, ma successivamente si lega ad Ann, tanto da invitarla a vivere nel suo appartamento, che affaccia su Central Park, visto che Rachel è ricca, ha un’eredità dovuta dai suoi genitori, che sono deceduti in un incidente in barca sul lago dove Rachel ha una casa di proprietà, e quindi possiede un intero appartamento, più un altro nell’attico – che era dei suoi genitori, ma che resta chiuso dalla loro morte.
Non solo Rachel, anche Leo, il giardiniere che cura le piante medicinali ed officinali, è un ragazzo piuttosto particolare e Ann con lui stringe un rapporto che non si può dire sentimentale, perchè al momento lei pensa solo a mantenere il posto al Cloisters. 

Le cose si complicano quando Patrick viene trovato morto nel suo studio, una mattina dopo una conferenza a cui hanno partecipato anche Ann e Rachel (quando erano già in possesso dei tarocchi.)
Così si innesca un meccanismo che porta Ann a valutare tutte le possibilità che hanno condotto alla morte di Patrick, nonostante la polizia di New York stia indagando per conto proprio, interrogando tutti coloro che fanno parte del Cloisters.

Kathy Hays, storica dell’arte, è al suo esordio con questo thriller e sono convinta che ha un sacco di potenziale, perché questo libro mi ha tenuta incollata alle sue pagine fino alla fine, con tanto di colpo finale che ti lascia a bocca aperta.

Ne vale assolutamente la pena.

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