Home Saggi Grendel e il poeta. Da Beowulf a Shakespeare – Daniela Quieti

Grendel e il poeta. Da Beowulf a Shakespeare – Daniela Quieti

Di Lettrice Per Passione
5 min

Per questo breve saggio non ho nessuna citazione di sorta da registrare.

Ho acquistato il libro al Pisa Book Festival, allo stand della casa editrice indipendente Ibiskos Ulivieri, che mi ha rapita subito con questo volumetto.

In realtà la curiosità è stata galeotta, ma il libro in sè mi è piaciuto il giusto.
Non è scritto male, sia chiaro, ma sostanzialmente è un excursus su alcuni autori della letteratura inglese e ovviamente le loro opere, con un’attenzione particolare su Shakespeare. Daniela Quieti si è proposta di rinnovare l’attenzione sulla modernità che questi autori esercitano ancora tutt’oggi e sulle loro opere che custodiscono un fascino senza tempo. Basti pensare alle piece teatrali che vengono portate ogni anno sui palchi italiani e non, rivistazioni delle opere stesse di Shakespeare e non solo. Cito Shakespeare perchè è il più famoso tra tutti, ma chi non ha letto qualcosa di Marlowe, o qualche stralcio del Beowulf?

L’autrice fa una panoramica partendo proprio dal Beowulf, per poi passare a trattare vari autori inglesi, attraversando epoche e periodi storici in cui questi ultimi hanno il loro momento di auge: Chaucer, Moro, Marlowe, Shakespeare, Ben Jonson, Francis Bacon e John Donne.

È molto meticolosa e la cosa che ho apprezzato più di tutte sono state le numerose note a piè di pagina, sulla bibliografia e non solo, persino sui periodi storici, per chiarire meglio gli argomenti che vengono trattati.

Per chi è un neofita, forse questo libro può essere considerato un’introduzione alla materia, un saggio ben scritto che può aprire il mondo del lettore e incuriosirlo su vari aspetti della letteratura inglese. Per chi, come me, della letteratura inglese ne ha fatto una cultura, perchè io personalmente ho letto quasi tutte le opere di Shakespeare, ho letto Marlowe, Moro e persino il Beowulf un paio di volte, questo libriccino non è che un mero riassunto.

Si presenta bene, per carità, non è una critica quella che voglio fare, assolutamente.
Solamente, mi aspettavo qualcosa di più. Come si dice, l’abito non fa il monaco, e nonostante sia stata rapita dalla copertina e dal titolo che mi ha incuriosita, questo libro mi ha lasciato poco di ciò che non sapevo, anzi, direi che la maggior parte degli argomenti trattati erano di mia conoscenza.

Come vi ho scritto poco sopra, l’arco letterario va da Beowulf a John Donne, quindi tra il VII-VIII secolo e il XVII. Dieci secoli, o quasi, di storia della letteratura, in cui vengono analizzate le opere di Chaucer, in cui viene spiegata cosa è la Barren Age inglese, in cui si parla dell’influenza di Seneca sui poeti inglesi e non solo. Persino di Moro viene trattato nella sua complessità in poche pagine, con qualche citazione storica importante.

Se siete interessati alla letteratura inglese e non avete mai letto nulla in merito, questo potrebbe un bellissimo approccio introduttivo all’argomento. Daniela Quieti è docente di lingua e letteratura inglese e giornalista e questa formazione si percepisce nel suo modo di scrivere: è incalzante, ma abbastanza schematica, per i miei gusti.

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