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Blackwater Saga – Michael McDowell

Di Lettrice Per Passione
15 min

«Però non riesco a capire come mai sia venuta proprio a Perdido.»
«Perchè ho sentito che qui c’era qualcosa per me.»

Oscar Caskey e Elinor Dammert

Finalmente anche io ho letto questa saga.
La recensione sarà unica, per tutti e sei i libri, così da dare un’opinione completa su quello che per me è stato un capolavoro da cinque stelle.

Ho aspettato pazientemente per leggere questa saga, perchè da una dritta di Neri Pozza, era nell’aria l’idea che facessero un cofanetto e che quindi potessero in qualche modo creare qualcosa di unico. A dicembre dell’anno scorso il cofanetto è arrivato ed è valsa la pena l’attesa! Il design sia del cofanetto stesso che delle copertine è del talentuoso Pedro Oyarbide, che ha creato davvero qualcosa di spettacolare.
Veniamo alla trama dunque, riassunta per i sei libri che fanno parte di questa avventura, che sarà chiaramente sintetica, perchè ormai credo che quasi tutti abbiano letto questa saga.

Nel primo volume, «La Piena», la cittadina di Perdido, dove è ambientata la saga, è devastata dall’esondazione del Perdido e del Blackwater, i due fiumi che portano nutrimento e lavoro alla città. Elinor Dammert è apparentemente l’unica superstite di questa devastazione, che ha rovinato le abitazioni e persino le tre segherie che sono di proprietà dei Caskey, una delle famiglie più influenti di Perdido e dei Turk e dei De Bordenave. La famiglia dei Caskey è guidata da Mary-Love, matrona indiscussa e capofamiglia, che si permette di decidere per i suoi figli, Oscar e Sister, e a volte persino per suo fratello, James che vive nella casa accanto alla sua, con la piccola Grace, mentre la moglie a quanto pare è lontana. Il primo libro si svolge tutto nel tentativo di sistemare i danni causati dalla piena, e Mary-Love non fa altro che contestare Elinor, perchè in lei vede qualcosa di malvagio. In effetti, qualcosa di strano Elinor ha, perchè, nonostante la pericolosità del fiume, lei nuota imperterrita nelle acque rosse del Perdido e ne esce indenne, mentre qualche sparizione si verifica ed in circostanze del tutto inspiegabili, deputate al gorgo che si verifica alla confluenza dei due fiumi, il Blackwater e il Perdido. Elinor si insinua nella famiglia Caskey, irretendo il cuore di Oscar, tanto che lo sposa, in gran segreto perchè ovviamente Mary-Love non è contenta di questa unione e poco dopo Elinor resta incinta. Per convincere Oscar ad andarsene e Mary-Love ad averla vinta, Elinor è disposta persino ad abbandonare la sua primogenita, Miriam, che diventa in tutto e per tutto figlia della suocera e di Sister.

Il secondo volume, «La Diga», è ambientato qualche anno dopo, e la città di Perdido si sta riprendendo dall’inondazione. Protagonista indiscussa di questo volume è Sister, la sorella di Oscar e figlia di Mary-Love, che per ribellarsi alla madre si affida persino alla magia della famiglia di Ivey Sapp, che le fa seppellire un cuore di una gallina, utilizzato per trovare marito: in effetti, per fare un dispetto a Elinor e nascondere il Perdido, da cui sembra che lei tragga il proprio potere, Mary-Love invita Early Haskew, un ingegnere che presenta il progetto per costruire una diga e degli argini, per impedire che una nuova piena distrugga nuovamente la città e l’economia, già in difficoltà per la ripresa dalla recente catastrofe. La lotta tra Mary-Love ed Elinor continua imperterrita, tra scaramucce e litigi. Elinor nel frattempo ha un’altra figlia, Frances, e Miriam, la primogenita, continua a crescere tra le cure di Mary-Love e di Sister, fino a quando quest’ultima non si sposa in gran segreto e va via di casa, lasciando Mary-Love da sola. Oltre a questo ritroviamo anche Genevieve Strickland, la madre di Grace, che ritorna ma maltratta la piccola, per cui è costretta ad andarsene, ma un tragico incidente la porta a morte certa. Allo stesso tempo, Queenie, la sorella di Genevieve, per fuggire dal marito cerca rifugio a Perdido.

Nel terzo libro, «La Casa», gli equilibri vanno avanti sempre con la continua lotta tra Mary-Love ed Elinor Caskey: la diga ormai è stata costruita, così come gli argini, ma Elinor si impunta, insieme a suo marito Oscar, che la segue e la spalleggia in tutto e per tutto e così diventano proprietari di una delle case più belle di Perdido, costruita proprio da Mary-Love per il matrimonio di Oscar ed Elinor. C’è qualcosa di strano in quella casa, qualcosa che riguarda un ripostiglio, di cui la piccola Frances, la secondogenita di Oscar ed Elinor, sembra avere paura. Miriam è ormai sempre più simile a Mary-Love, ed Elinor si dedica soprattutto alla secondogenita, Frances. Grace, ormai adulta, parte per il college e lascia solo il padre, James, che non riesce a farsene una ragione e chiede di poter prendere con sè il terzogenito di Queenie Strickland, Danjo.

Nel quarto volume, «La Guerra», le vicende della famiglia Caskey si svolgono nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Elinor resta sempre la colonna portante della saga, insieme ad Oscar e alle due figlie, Miriam e Frances. Ritroviamo anche Sister e James Caskey, ovviamente, e anche la giovane Grace, che nel frattempo si è distinta al college ed è ritornata a casa, dopo aver vissuto una relazione con una ragazza che, però, l’ha abbandonata per sposarsi. In questo romanzo le donne sono le vere protagoniste, soprattutto Grace e Lucille, la figlia di Queenie Strickland, che si trovano e costruiscono una casa insieme, andando a fare la vita da contadine; anche Miriam e Frances, che crescono e trovano la loro strada, prendendo delle decisioni che porteranno a dei cambiamenti importanti. Frances incontra Billy Bronze, ex combattente dell’aviazione americana, che entra in scena in maniera quasi improbabile. Il legame tra Elinor e Frances si rafforza, proprio perchè la figlia di Elinor scopre di avere un legame particolare con la madre.

Nel quinto libro, «La Fortuna», i Caskey si ritroveranno tra le mani una vera e propria fortuna finanziaria, data soprattutto dagli investimenti fatti negli anni passati e alla gestione della contabilità da parte di Billy Bronze, che nel frattempo è diventato il marito di Frances e che vive in casa con Oscar ed Elinor Caskey. Oltre a questo, Miriam, che ha acquisito la testardaggine di Mary-Love, ma anche l’intraprendenza di Elinor, ha scoperto grazie alla madre che vicino ai terreni acquistati da Grace e Lucille si trova il petrolio: per questo motivo decide di investire una parte del capitale, già cospicuo, in questa impresa. Frances diventa madre a sua volta, ma partorisce due gemelle e da qui si scopre il vero legame che unisce lei ed Elinor, oltre che una delle sue figlie. Non posso dirvi di più, ma il suo cambiamento è sicuramente quello più radicale.

Nel sesto libro, «Pioggia», essendo l’ultimo della saga, porta con sè una sorta di malinconia che accompagna tutto il romanzo: sembra quasi che McDowell prepari il lettore a dire addio alla famiglia Caskey. La fortuna dei Caskey deve essere assicurata ed Elinor inizia ad essere persino troppo ben conservata per essere una matrona di più di cinquant’anni. C’è qualcosa che non torna e gli abitanti della città iniziano a chiedersi cosa sia. Questo sesto capitolo fa quasi tornare indietro nel tempo, perchè la città di Perdido è di nuovo devastata dalla pioggia e gli abitanti hanno timore, nonostante gli argini, che si verifichi di nuovo un’altra alluvione. La famiglia Caskey, nel frattempo, si trova ad affrontare alcuni lutti inevitabili e a cercare un modo per poter assicurare la fortuna a tutti i membri della famiglia. È un libro carico di malinconia, perchè si prospetta un addio a questa famiglia che ha accompagnato il lettore per tutta la durata della lettura.

Fondamentalmente questa saga è un piccolo capolavoro, si legge velocemente ed è carica di suspence e di colpi di scena che ti permettono di continuarla con il fiato sospeso, finché non vengono scoperte trame nascoste, sotterfugi, segreti e particolarità della famiglia Caskey. Per essere una saga famigliare, genere che non mi ha mai entusiasmato più di tanto, le note gotiche e horror che sono insite nei libri, hanno attirato la mia attenzione, così come lo stile di scrittura, che ti porta a divorare questi volumetti in formato tascabile in meno di un giorno per ciascuno.

Per me è stato un viaggio spettacolare, dal 1919 al 1958 e ho accompagnato le disavventure e le avventure della famiglia Caskey in uno spaccato della storia americana che è stata devastata dalla guerra, dalla crisi economica, e dalla ripresa dopo quest’ultima. I Caskey si ritrovano sotto la guida di Elinor, che entra nelle loro vite in maniera inaspettata, e di Mary-Love, matrona che risulta essere davvero molto presente e testarda, persino andando contro i suoi stessi figli, pur di averla vinta contro Elinor Dammert. La giovane Elinor nasconde un segreto e lo fa abilmente, tanto che, tutto sommato, la parte horror della saga non è così accentuata, anzi.

È davvero un capolavoro e per chi non l’avesse letto, cosa aspettate? Addentratevi nei meandri di Perdido e nella storia avvincente della famiglia Caskey!

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